giovedì 12 novembre 2015

A breve a Bari avremo l'onore di ospitare lo scrittore e poeta Renzo Paris.
Vi aspettiamo sabato alle 17 e 30 alla libreria Zaum
Via Cardassi nr 85/87.

martedì 22 settembre 2015

Sono destinata a vagare per il mondo

Sono destinata a vagare per il mondo
con appresso la valigia delle emozioni
Addosso gli occhi di una bambina capricciosa
che non si accontenta.
Preferisco il silenzio ghiacciale di una statua
piuttosto che migliaia di adulazioni.
Quando la sera accende l’ispirazione
ci vuole un uragano per fermarmi
Io non posso andare contro
questo richiamo eterno
dove vita e morte si sono fusi
per inventare la magia.
Continuerò a vagare per il mondo
finche il mio sguardo non si  vorrà fermare
e confortevolmente dirmi:
-       Questa é casa tua !

 

Kristina Blushi

lunedì 21 settembre 2015

Greta Aliaj

? ! Il Benzinaio e Chopin
e altri racconti e poesie

Il benzinaio e Chopin, oppure  la realtà di tutti i giorni e le note classiche, particelle fondamentali dei sogni, si possono incontrare per fare un viaggio insieme o  non separarsi mai e addirittura  condizionare l’esistenza reciproca . Ognuno di noi, nella vita, ne ha avuto la dimostrazione almeno una volta.
Appena si comincia a snodare le righe di questo libro, la prima cosa che si sente è l’autenticità dell’autrice, che non costruisce  in maniera finta tutti i fatti accaduti  ma, con grande maestria, espone un quotidiano pieno di straordinario nell’ordinario. 
Questo libro è una chiave di sol che  fa accedere  a tutto un pentagramma di mondi interiori dell’autrice. Un’anima ricca che racconta se stessa, donandosi. Osserva le persone nello spazio e nel tempo, magari dal tavolino di un bar, dal finestrino dell'auto oppure seduta da qualche parte in un parco   e disegna tratti caratteriali , circostanze ambientali e situazioni economiche diverse che portano a varie scelte, spesso fatali.
Nascere e crescere in un paese comunista  e poi continuare il percorso della  vita in Italia ti porta a creare dei ponti culturali e percepire in pieno l'importanza della globalizzazione. Ti porta in maniera spontanea a comparare i due sistemi  e a capire profondamente le varie problematiche e i vari pregi dell'una e dell'altra realtà. 
La penna che scrive dà appuntamento ai personaggi nel tempo, paragonando in varie descrizioni gli studenti , gli imprenditori , i genitori, i lavoratori, le nonne di una volta con le figure corrispondenti di oggi o, per meglio dire, dei tempi moderni. Si sente profondamente una preferenza allo stile classico e alla gentilezza dei modi e allo stesso tempo un distacco dal pregiudizio. L'autrice scrive “Non c'e' più il sacrificio e nessun’altra forma di supplizio nel nome dell'amore … non ci sono più le nonne di una volta, o meglio, è l'ultima generazione in via di estinzione”  Un po’ di malinconia, a volte, stringe il cuore nel leggere mentre assapori quelli che sono i veri valori della vita.”La gente oggi non ha tempo di imparare i nomi degli sconosciuti e di ricordare a memoria quando non gli canta in testa neanche una poesia del grande Carducci”
Quello di Greta e' senza dubbio un mondo dove la finezza dei modi prevale. Scrive in uno dei racconti “Ero entrata nella sua vita senza chiedere il permesso, senza nessun diritto gli stavo ricordando forse l'ultima cosa che uno gli doveva ricordare.” L'esame di autocoscienza caratterizza i suoi personaggi principali che, tramite un processo di catarsi, fanno riflettere chi legge.
I racconti possono essere catalogati nel genere di formazione perché raccontano l'integrazione sociale dei personaggi   e descrivono sentimenti e progetti  nel loro nascere dall'interno e n


el loro svilupparsi oltre.
La descrizione psicologica avviene in modo leggero e, oltre che riflettere, spesso fa sorridere chi, come me e l’autrice, ha vissuto due realtà. “ Noi andiamo in ferie.” Mi ha detto in un modo spaccato. Non avevo sentito in Italia una risposta più diretta. Normalmente si curvano, si inclinano , si piegano sempre  senza perdere mai la forma ondeggiante, di tutti i tipi di risposte.
In tutti i racconti si nota un rapporto tra genitori e figli. La famiglia è presente come cellula fondamentale che crea la società e suoi rapporti, in quanto prima scuola della vita ed eterno luogo di affetti.  L'essere genitore comporta un grande lavoro dentro e fuori ma sopratutto l'inclinazione alla saggezza e alla responsabilità delle azioni quotidiane, che un vero genitore deve avere per educare ed essere stimato. In uno dei racconti, la madre aiuta la figlia nello studio e uno dei suoi pensieri è che  “solo studiare ti apre la mente e puoi far uscire fuori quella che sei”  Un figlio che stima il genitore crescerà sempre in un modo eccellente e sarà un adulto che vale.
Uno dei temi più sensibili e' quello dell'immigrazione. Greta scrive, dando voce a uno dei suoi personaggi, che l'immigrazione ti fa ripartire tutto da zero e rende tutti uguali. Direi una specie di “Livella”, come diceva Toto', ma molto meno ironica e profondamente dolorosa. Nel coso dell'immigrazione figli di artisti o di grandi studiosi e figli di persone estremamente comuni , persone istruite o con la prima elementare, affrontano le stesse problematiche e vengono trattati allo stesso modo perché agli occhi del paese che li ospita sono tutti “ IMMIGRATI”. Questi, prima di essere considerati umani alla pari, devono passare varie prove e spesso quanto subiscono, forse, sembra proprio che sia loro dovuto. La mano di un pianista per sopravvivere si deve liberare dai complessi e andare a pulire le case.
L'animo dell'artista  e la grande sensibilità si percepiscono in tutte  le angolazioni della lettura. Queste pagine sono un bagaglio di emozioni, che arricchiscono l'anima di chi decide di portarle con sé e viaggiano tramite le righe dei racconti, per poi trovarsi nel museo dei sogni, come la prima poesia che apre il ciclo di questa parte del libro.
Greta, questa pianista e grande sognatrice appassionata d'arte, nonché mamma e quindi donna di famiglia, mette nero su bianco una parte di sé stessa, una parte del mondo che la circonda e ce lo regala  tramite un libro.
 ?! Il Benzinaio e Chopin e altri racconti e poesie
 
Kristina Blushi







martedì 15 settembre 2015

Le anime si incontrano prima.
Le anime si incontrano al di la del tempo
sulle porte dell’invisibile
e si lasciano gli autografi sul collo 
per sconvolgere la mente e il cuore.
Mentre ci facciamo adagiare dalla ragione
un istinto primordiale ci chiama.
Ha la voce alta è non sente che se stesso
ma se provi ad accarezzarlo forse non ti rovinerà.
Le anime si incontrano prima
di nascere e di morire.
Non può esistere l’amore insieme al tempo
e alle dimensioni relative.
Il vero sentimento include tutto.
È pura attrazione in assoluto.
K.Blushi

martedì 28 luglio 2015

E poi, dopo me ne vado

E poi dopo me ne vado
come se costruire mi fosse stato noioso.
Scopro ogni volta di più un desiderio di scappare....
Qualsiasi luogo mi scorre nell'anima
sconosciuto viaggiatore che altro non è
e mi chiedo instabile ma perché
le persone si assomigliano così tanto ?
In qualsiasi angolo del mondo
cambiano le apparenze
giaccio, neve, grandine, vapore
ma sempre un'essenza di acqua
allaga la subcoscienza umana .
Per non dimostrarsi egoista 
fa i salti mortali.
A smascherarla ci pensano i lapsus froidiani.
E poi dopo me ne vado
come se scavare a fondo non mi fosse bastato.
Sento ogni volta di più la mancanza dello stupore...

Kristina Blushi

(Foto da Eva Karafili)



mercoledì 24 giugno 2015

VISIONE SUGGESTIVA

Il posto era pieno di gente noiosa. Quel ricevimento  sembrava non finisse mai. Quando…ad un tratto entro lei… Chi era? Lineamenti perfetti. La colpi tanto la sua pelle bianchissima. Sembrava proprio che la luce avesse rinunciato di toccarla per paura di distruggere anche una sola cellula di quella pura creatura.. Si muoveva in mezzo a tanti dipendenti di lampade che giravano intorno come pipistrelli assetati di vino rosso. Il bianco è trasparente. Rende ogni difetto .Ma il suo bianco era allegro .Lo avvolgeva di una dolcezza unica risaltando le sue guance rose come due fiori estremamente graziosi. Di solito da un modello di donna simile ti aspetti che sia timida e magari anche molto ingenua e di conseguenza a questa riflessione lui si limito a non fulminarla direttamente di sguardi. Osservava di nascosto ogni suo movimento concentrandosi con l’udito nella speranza di catturare anche un solo suono dalla sua  bocca.  Lei lo trasportava in una  altra dimensione . Anche pochi attimi insieme a lei sarebbero bastati per riempirgli la vita .E’ strano come il potere della bellezza regni  sulle nostre sensazioni per il semplice fatto di esistere. Prima o poi tutti lo subiscono .Il suo fascino è sempre presente in un modo o in un altro. E’ come un energia che scambiamo tra di noi creando così quella che gli scienziati primitivi chiamarono alchimia. E mentre i  pensieri di Marco per questa neo visione attraente viaggiavano in prima classe una voce attiro la sua  attenzione. 
L’onorevole  gli sussurro  nelle orecchie :
-Caro eccellente candidato! Mi sa che la campagna è proprio riuscita. Ho avuto ragione a fidarmi di te .Adesso sposati quella georgiana. E’ molto carina. Dai su con la morale! Sembri un morto vivente! Ma che ti succede?!
Lui  sembrava fosse catapultato in un altro mondo. Rispose confuso:
-Ah..si..no… Si  nel senso che… penso che la campagna sia proprio riuscita ma anche perché  io  credo veramente nei progetti che propongo e a dire la verità onorevole la maggior parte gli ho già messi in atto invece di conseguire i vostri giochetti. Mah…non credo nel matrimonio.
L’onorevole aggiunse:
-Non è mai detto caro. Bisogna approfittare  dappertutto. Anche una misera briciola può fare tanta differenza nella rigida bilancia della concorrenza. Basta che sembri leale indipendentemente dal fatto che lo sia o no.
A quel punto lui avrebbe voluto urlarli in faccia :
-Tu non sei che un piccolo granello di sabbia nella spiaggia dell’ipocrisia!
Ma si e trattenuto da tutto ciò dicendo solamente:
-Preferisco non avere scheletri nell’armadio. Prima o poi ritornano a farti  danni quando meno te lo aspetti.
-Il fatto figliolo è che i teschi, come  tanto si vede anche in TV vanno proprio di moda. Se non ne porti almeno uno sei proprio fuori pista. In questo modo non riuscirai mai a far parte delle grandi caste.
Esclamò l’onorevole ridendo e guardando con occhi pietosi il politico novello.
- Caro onorevole le grandi caste di solito sono due. Votano sempre in modo  uguale contro o pro ai progetti. La piccola casta dopo queste due direi che è sempre l’ago della bilancia che mette i timbro finale. E io francamente miro a questo. I teschi non mi attirano particolarmente. Sarò pure contro la moda ma sinceramente non me ne dispiace.
I ruoli si erano invertiti. Il politico novello se ne andava sorridendo e quello grande sbuffando..


*            *          *

La musica diventò più dolce,  molto più leggera. Così  intensa che poteva far volare i pensieri senza sforzarli di seguire un ritmo preciso. Tanti ballavano abbracciati  e altri si godevano la vista dei quadri appesi tra le pareti . Altri ancora guardavano fuori dalla finestra portando i pensieri chissà dove. Uno di questi era Marco . Stringeva forte in mano il bicchiere di cristallo   con tanta voglia di farlo a pezzi per sfogare la rabbia che teneva dentro. Quella ragazza si trovava nello stesso edificio dove stava lui. Sicuramente girava intorno ,li vicino e lui non aveva più il coraggio di cercarla.  Si trovava in un circolo vizioso. Aveva paura di non conoscerla. Il suo cuore subiva un eclissi il quale aveva coperto qualsiasi altra cosa gli appartenesse   totalmente di buio.  Un buio estremamente amabile. Ma aveva anche paura di conoscerla e fare brutta figura. La figlia di Venere, quella dea in miniatura la metteva in soggezione ancora prima di un certo inizio. Oramai era diventato un satellite che girava intorno a lei senza poter fare altrimenti perché se no, il suo cosmo interiore sarebbe finito in apocalissi.   Confuso come era si giro di colpo, per cambiare il suo bicchiere vuoto con uno pieno. La cameriera passo subito li con il vassoio pieno . Ad un tratto senti delle voci :
-Bellissimo oggi! L’equitazione  ho constatato che è veramente il mio hobby! Poi i cavalli come sono belli. Io li amo.
Poi l’altra diceva:
-Hai ragione. Finalmente ci siamo iscritte a questo corso. Meglio tardi che mai. Alla fine i nostri piani vengono sempre a galla nonostante tutto.
Normalissime discussioni di ragazze  che stranamente lo fecero paralizzare. Gli scoppio un sorriso e i suoi pensieri si addolcirono ad un tratto. Poi di nuovo confusione. l’immagine della dea era riapparso d’avanti a lui. Quello sguardo intenso che agiva sotto due occhi color nocciola a cerchio marrone si rivolgeva a lui. Quel colore così comune negli occhi degli altri per lui assumeva una luminosità divina capace di stregare. La ragazza accanto a lei e tutti gli altri è come se fossero ricoperti di nebbia. Esisteva solo la figlia del Venere che nasceva stupenda da conchiglie di pensieri. Una voce parlo:
-Ciao!
 Non  riusciva a muoversi. Per caso qualcuno lo stava chiamando? Strano! Bellissima voce! Pensò che  sarebbe stato meglio rispondere e non stare li impallato come uno scemo.
-Ciao!
Rispose.
Il suo vocabolario si era ridotto a così poche parole che anche un bambino di tre anni avrebbe potuto aiutarlo a parlare.
  Tutto succede senza avvisarci in simili situazioni. Nessuno  di quelli che sono in grado di abbandonarsi a sensazioni anonime…a cellule di puro arte … è mai preparato ad agire.
-Ma tu sei Marco !Sei il politico di cui tutti qui parlano. Piacere io sono  Margherita, la figlia di Enzo. Mio padre gestisce il bar sotto il tuo ufficio . Ordini sempre per telefono e non so ,se mai hai visto come è ristrutturato bene ultimamente il nostro locale.
Un sorriso stupendo si sedete sulle sue labbra appena fini di parlare.
Mentre Marco meravigliato di questa bella sorpresa pensava leggermente stordito.
Cammini da anni nelle stesse strade e non hai mai visto tanti posti i quali hanno visto te per centinaia di volte. E quando ti accorgi che esistono ti sembra strano di non esserti accorto che li dovevi entrare prima. Ma prima ragionavi diversamente. La tua mente era immersa in mille progetti che non appartenevano ai luoghi che frequentavi , alle strade dove camminavi. Quei posti adesso possono diventare parte di te perché legati  ad un  obbiettivo. E quindi qualsiasi oggetto o soggetto comincia ad esistere veramente  nel momento in cui ci accorgiamo della sua esistenza.
Chissà per quante volte adesso sarebbe entrato in quel bar. Magari solo per una ventata di aria fresca vicino alla sua adorata, oppure per vedere  la nuova ristrutturazione  del locale. Appassionato di architettura come era ,gli sarebbe pure piaciuto. Oppu
re per  tutte e due le cose ma mai solo per prendere un banalissimo caffè. Quello lo avrebbe di certo ordinato per telefono.
 Kristina Blushi

Foto (web)