Greta Aliaj
? ! Il Benzinaio e Chopin
e altri racconti e poesie
Il benzinaio e Chopin, oppure la realtà di tutti i giorni e le note
classiche, particelle fondamentali dei sogni, si possono incontrare per fare un
viaggio insieme o non separarsi mai e
addirittura condizionare l’esistenza
reciproca . Ognuno di noi, nella vita, ne ha avuto la dimostrazione almeno una
volta.
Appena si comincia a snodare le righe
di questo libro, la prima cosa che si sente è l’autenticità dell’autrice, che
non costruisce in maniera finta tutti i
fatti accaduti ma, con grande maestria,
espone un quotidiano pieno di straordinario nell’ordinario.
Questo libro è una chiave di sol
che fa accedere a tutto un pentagramma di mondi interiori
dell’autrice. Un’anima ricca che racconta se stessa, donandosi. Osserva le
persone nello spazio e nel tempo, magari dal tavolino di un bar, dal finestrino
dell'auto oppure seduta da qualche parte in un parco e disegna tratti caratteriali , circostanze
ambientali e situazioni economiche diverse che portano a varie scelte, spesso
fatali.
Nascere e crescere in un paese
comunista e poi continuare il percorso
della vita in Italia ti porta a creare
dei ponti culturali e percepire in pieno l'importanza della globalizzazione. Ti
porta in maniera spontanea a comparare i due sistemi e a capire profondamente le varie
problematiche e i vari pregi dell'una e dell'altra realtà.
La penna che scrive dà appuntamento ai
personaggi nel tempo, paragonando in varie descrizioni gli studenti , gli
imprenditori , i genitori, i lavoratori, le nonne di una volta con le figure
corrispondenti di oggi o, per meglio dire, dei tempi moderni. Si sente
profondamente una preferenza allo stile classico e alla gentilezza dei modi e
allo stesso tempo un distacco dal pregiudizio. L'autrice scrive “Non c'e'
più il sacrificio e nessun’altra forma di supplizio nel nome dell'amore … non
ci sono più le nonne di una volta, o meglio, è l'ultima generazione in via di
estinzione” Un po’ di malinconia, a
volte, stringe il cuore nel leggere mentre assapori quelli che sono i veri
valori della vita.”La gente oggi non ha tempo di imparare i nomi degli
sconosciuti e di ricordare a memoria quando non gli canta in testa neanche una
poesia del grande Carducci”
Quello di Greta e' senza dubbio un
mondo dove la finezza dei modi prevale. Scrive in uno dei racconti “Ero
entrata nella sua vita senza chiedere il permesso, senza nessun diritto gli
stavo ricordando forse l'ultima cosa che uno gli doveva ricordare.” L'esame
di autocoscienza caratterizza i suoi personaggi principali che, tramite un
processo di catarsi, fanno riflettere chi legge.
I racconti possono essere catalogati nel
genere di formazione perché raccontano l'integrazione sociale dei
personaggi e descrivono sentimenti e
progetti nel loro nascere dall'interno e
n
el loro svilupparsi oltre.
La descrizione psicologica avviene in
modo leggero e, oltre che riflettere, spesso fa sorridere chi, come me e
l’autrice, ha vissuto due realtà. “ Noi andiamo in ferie.” Mi ha detto in un
modo spaccato. Non avevo sentito in Italia una risposta più diretta.
Normalmente si curvano, si inclinano , si piegano sempre senza perdere mai la forma ondeggiante, di
tutti i tipi di risposte.
In tutti i racconti si nota un rapporto
tra genitori e figli. La famiglia è presente come cellula fondamentale che crea
la società e suoi rapporti, in quanto prima scuola della vita ed eterno luogo di
affetti. L'essere genitore comporta un
grande lavoro dentro e fuori ma sopratutto l'inclinazione alla saggezza e alla
responsabilità delle azioni quotidiane, che un vero genitore deve avere per
educare ed essere stimato. In uno dei racconti, la madre aiuta la figlia nello
studio e uno dei suoi pensieri è che “solo
studiare ti apre la mente e puoi far uscire fuori quella che sei” Un figlio che stima il genitore crescerà
sempre in un modo eccellente e sarà un adulto che vale.
Uno dei temi più sensibili e' quello
dell'immigrazione. Greta scrive, dando voce a uno dei suoi personaggi, che
l'immigrazione ti fa ripartire tutto da zero e rende tutti uguali. Direi una
specie di “Livella”, come diceva Toto', ma molto meno ironica e profondamente
dolorosa. Nel coso dell'immigrazione figli di artisti o di grandi studiosi e
figli di persone estremamente comuni , persone istruite o con la prima
elementare, affrontano le stesse problematiche e vengono trattati allo stesso
modo perché agli occhi del paese che li ospita sono tutti “ IMMIGRATI”. Questi,
prima di essere considerati umani alla pari, devono passare varie prove e
spesso quanto subiscono, forse, sembra proprio che sia loro dovuto. La mano di
un pianista per sopravvivere si deve liberare dai complessi e andare a pulire
le case.
L'animo dell'artista e la grande sensibilità si percepiscono in
tutte le angolazioni della lettura. Queste
pagine sono un bagaglio di emozioni, che arricchiscono l'anima di chi decide di
portarle con sé e viaggiano tramite le righe dei racconti, per poi trovarsi nel
museo dei sogni, come la prima poesia che apre il ciclo di questa parte del
libro.
Greta, questa pianista e grande
sognatrice appassionata d'arte, nonché mamma e quindi donna di famiglia, mette
nero su bianco una parte di sé stessa, una parte del mondo che la circonda e ce
lo regala tramite un libro.
?! Il Benzinaio e Chopin e altri racconti e
poesie
Kristina Blushi