martedì 3 marzo 2020


TEUTA (Regina reggente degli Ardiei – 231-228 a.C)
Alle sponde di Durazzo sospirò il mare,
e con le onde si è imbattuto in un anima eroica.
Nemmeno Zeus ha potuto rendenti schiava
Come dalla vita cosi dalla morte sei scappata.
Sei tornata a vedere un'altra volta l’Iliria
Ma senza corpo, senza carne e Reggia.
Solo con una borsa riempita di speranza.
Hai vagato per le strade con l’antica mappa.
Hai visto le tue sponde in mani straniere.
Hai visto uomini immersi nella meschinità.
Hai visto l’acqua sporca e delle barche strane
che vagavano senza il minimo della dignità.
Hai visto gente offesa, stanca e umiliata
che vagando stavano e come statue vive apparivano
e invano ingoiavano ogni cosa che gli orchi offrivano.
Tu non ti sei inchinata nemmeno all’immensa eterna Roma.
Adesso vedi corvi che mangiano la loro patria.
E per vivere un altro secondo, vendono pure l’anima.
Per questo ti sei sconvolta è furiosa sei scappata
Tremando sbalordita dalla maledetta visione.
Il mare sospirò in silenzio come un orfano.
Tu sei andata di nuovo.
Chi sa dove…